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//Friuli Isonzo DOC Sauvignon Piere 2010 Vie di Romans

Friuli Isonzo DOC Sauvignon Piere 2010 Vie di Romans

FRIULI ISONZO DOC SAUVIGNON
PIERE 2010
VIE DI ROMANS

Vini di territorio, di “terroir”, vini dell’anima……dell’uomo.


Vino Friuli Isonzo DOC Sauvignon Piere 2010 Vie di Romans

Vino Friuli Isonzo DOC Sauvignon Piere 2010 Vie di Romans

Gianfranco Gallo e la sua Vie di Romans sono, in Friuli Venezia Giulia, un brand di riferimento (il mio preferito), non solo per la indiscutibile qualità dei suoi vini, quasi esclusivamente bianchi, ma anche per la loro longevità, difficilmente riscontrabile altrove. Questa longevità ha un legame  con l’assenza di malolattica, che è ciò che io penso, con rese limitatissime (da <1/2 kg/ha per la Malvasia Istriana ad un max di 1 Kg/ha per lo Chardonnay), con una vinificazione delle uve separatamente per singolo vigneto, stante la diversità, in ognuno, della roccia e della stratificazione del suolo (influenti sull’assorbimento di acqua ed elementi minerali da parte della pianta), con una cura particolare di quelli che Gallo definisce suoli “autoctoni”, vale a dire formatisi in loco.

Due i Sauvignon Blanc prodotti, il Piere ed il Vieris, distinti dalla prevalenza di cloni italiani (R3) per il Piere e francesi nel Vieris.

6.000 ceppi/ha con un resa inferiore al kg per ceppo, le uve vengono diraspate/pigiate con macerazione pellicolare a 8°lunga (25 gg) fermentazione alcolica con lieviti selezionati, malolattica non svolta, affinamento sulle fecce fini per 7 mesi ed in bottiglia per 10 mesi.

Le indicazioni del produttore parlano, per questo millesimo, di un picco evolutivo a 7 anni dalla vendemmia e di una possibilità di ulteriore affinamento fino a 16 anni. Ora vediamo…….

Capsula che si incide come meglio non si può, tappo un po’ duro da estrarre, bagnato solo a contatto con il vino, al  naso una vera esplosione di erbe aromatiche e pesca bianca.

Luminosissimo oro verde che cade nel bevante borbottando, autenticamente cremoso sulle pareti, senza nessuna intenzione, se non dopo parecchi secondi, di disegnare archetti non troppo stretti e cicciose lacrime alcoliche (13,5°).

La prima nasata è commovente nella sua pulizia olfattiva, a confermare erbe aromatiche fresche.

Prime rotazioni a godere della sontuosa magnificenza cromatica del vino ed un naso che “cataloga” famiglie di aromi: floreale, fruttato, minerale, speziato.

Altre rotazioni per un ventaglio che, già sufficientemente aperto, si distende in tutta la sua magnificenza: fiori di ginestra e camomilla, pesca bianca, frutto della passione, lichi sciroppato, peperoni gialli e rossi arrostiti, confettura di pomodori verdi, anice, pepe bianco, zenzero, menta, basilico, il tutto protetto da un leggerissimo mantello minerale, in cui la selce, la canna di fucile, gli sbuffi sulfurei, disegnano la trama del tessuto, con chiusura di mandorla amara di pesca.

Non è solo fine, è seducente, manipolatore, fascinoso, desiderabile, in una parola MAGNIFICO!!!!!!

In bocca entra secco, con buona sensazione pseudocalorica e sessuosa morbidezza, che gioca con lingua e palato, puro godimento. Buono l’equilibrio, con ulteriori margini di evoluzione, grazie ad una succosissima freschezza e ad una sapidità molto convincente.

Altro sorso ed altri giochi dei sensi, prima e dopo la deglutizione, ad indagare sapori che, per la felicità dei sommelier, si presentano di grande coerenza con quanto anticipato al naso: polpa di pesca bianca, passion fruit, radice di zenzero, menta e basilico, rosmarino e salvia, anice, peperone dolce, sale con scorzette di agrumi, con spezie, conchiglie schiacciate, risacca, alghe.

Bocca sontuosa, appagata ma mai sazia!!!!!

Anche se potrebbe stare anche da solo, questo magnifico Sauvignon Blanc chiede un food pairing:

  •  antipasti – battuta di Fassona tal quale con schizzi di Racioppella in purezza, tartare di tonno rosso, salmone “selvaggio” affumicato con gocce di lime, grancevola;
  • primi piatti – asparagi verdi come volete, con pasta, con riso, paccheri con ragout di coniglio e asparagi bianchi, linguine con zucchine fritte, vermicelli al granchio;
  • secondi piatticrostacei grigliati, pescatrice di mare (al forno) alle erbe aromatiche, rombo chiodato con capperi e olive Taggiasche, sella di coniglio con asparagi, asparagi alla bassanese (con uova sode).

Anima che conferma la estrema raffinatezza di questo Sauvignon Blanc: tabacco biondo da pipa, confettura di pomodori, polvere di zenzero.

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2018-04-23T10:55:38+01:00

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